[vimeo http://vimeo.com/18011143]
Altri corti consigliati dai Silenti
Grazie a Demiurgus per il link.
mercoledì 27 aprile 2011
lunedì 25 aprile 2011
LA VECCHIA SCUOLA
Si legge spesso, sui blog dedicati al GdR, della “Vecchia Scuola”, ovvero di quei giocatori che si sono avvicinati al gioco di ruolo in tempi in cui l'hobby era ancora tutto da scoprire. Si potrebbe addirittura parlare di Vecchia Scuola e Scuola Ancestrale, delimitando il confine tra queste due correnti con l'avvento del sistema d20, ma credo sia meglio raggruppare tutti questi veterani, tra i quali mi ci metto anch'io, sotto il vessillo della gloriosa Scatola Rossa. Non a caso, in tempi recenti, alcuni di questi nostalgici hanno voluto ripresentare il vecchio e semplice sistema D&D prima edizione attraverso dei nuovi manuali di gioco, alcuni dei quali scaricabili gratuitamente in rete. Questi “retro-cloni”, come vengono definiti, sono riproduzioni affidabili del sistema di gioco come lo abbiamo imparato noi in Italia, nella seconda metà degli anni '80.
In quel periodo il giocatore alle prese con la prima edizione italiana di Dungeons & Dragons era ancora un animale raro (c'erano anche le mosche bianche che masticavano l'inglese e conoscevano già molto bene l'hobby), ma era soprattutto una creatura spaurita, se non addirittura confusa. Il gioco era lì, nella scatola rossa con impresso il famoso drago di Elmore, bastava leggersi le 150 e passa pagine dei due manuali e potevi incominciare a giocare... davvero? continua a leggere...
In quel periodo il giocatore alle prese con la prima edizione italiana di Dungeons & Dragons era ancora un animale raro (c'erano anche le mosche bianche che masticavano l'inglese e conoscevano già molto bene l'hobby), ma era soprattutto una creatura spaurita, se non addirittura confusa. Il gioco era lì, nella scatola rossa con impresso il famoso drago di Elmore, bastava leggersi le 150 e passa pagine dei due manuali e potevi incominciare a giocare... davvero? continua a leggere...
venerdì 22 aprile 2011
LETTURE D'APRILE SULL'ERBA
Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.
LEZIONE DI FEDE
L’ubriaco abbassò gli occhi sul mio corpo agonizzante e mi offrì lo sgrondino della bottiglia di scotch che teneva in mano. Io rifiutai con un sorriso, anche se ne avevo un bisogno matto. L’ambulanza sarebbe arrivata presto, mi ripetevo. Credevo di sentirne già la sirena… continua a leggere...
FIUME ALLA PORTA
La porta nera era socchiusa. Non l’avevano mai vista che chiusa, quasi invisibile, nel sottoscala del vecchio palazzo. Di lì, e per tutte le scale, veniva un forte odore di umido e cose muffite, ma era un odore che si sentiva spesso nelle case vecchie... continua a leggere...
NEL DISEGNO DELLA FANTASIA
Qualcosa sbatte fuori dalla casa, forse mosso dal vento freddo e antipatico di questa serata. Una presenza inquietante, un esterno che reclama qualcosa per sé, forse solo attenzione, oppure il semplice comprendere la natura delle cose... continua a leggere...
LA MERENDA
Patrick Zola fermò l’auto nell’unico posto rimasto del parcheggio a lisca di pesce sotto la scuola elementare del quartiere. Col motore spento rimase ad osservare i luccichii del sole di marzo sulle foglie bagnate e ancora piccole delle siepi che circondavano l’edificio, rallegrandosi del fatto che l’inverno si trovasse oramai alle sue spalle... continua a leggere...
IL VETRO OPACO
Ci sono vetri molto trasparenti, cristallini, che sembra di poterci passare attraverso con la mano. Ed altri che invece sono opachi, smerigliati, che dall’altra parte non si vede. C’era una porta a vetri quando andavo all’asilo, che divideva l’androne di ingresso dal corridoio delle aule. Aveva un infisso bianco, e i vetri sfaccettati sbattevano quando la porta veniva chiusa... continua a leggere...
IL TRENO ARCOBALENO
C'è un treno colorato che viaggia quando nessuno lo vede, tra le valli e per le colline, non va molto forte ma non si ferma mai, perché se si fermasse qualcuno potrebbe scorgerlo ed insospettirsi. “Che ci fa un treno tutto colorato sul binario nove?” direbbe la signora Merletti, mentre aspetta il regionale per Colleburrasca, un paesino rinomato per i suoi acquazzoni estivi... continua a leggere...
LE POESIE DI...
CINGOLI
ASCOLTA
COME ERI BELLA (a mia madre)
E LE 101 PAROLE DI...
IL 91
L'AEREO
VISITA IN OSPEDALE
Leggi anche: Letture con i calzini spaiati
LEZIONE DI FEDE
L’ubriaco abbassò gli occhi sul mio corpo agonizzante e mi offrì lo sgrondino della bottiglia di scotch che teneva in mano. Io rifiutai con un sorriso, anche se ne avevo un bisogno matto. L’ambulanza sarebbe arrivata presto, mi ripetevo. Credevo di sentirne già la sirena… continua a leggere...
FIUME ALLA PORTA
La porta nera era socchiusa. Non l’avevano mai vista che chiusa, quasi invisibile, nel sottoscala del vecchio palazzo. Di lì, e per tutte le scale, veniva un forte odore di umido e cose muffite, ma era un odore che si sentiva spesso nelle case vecchie... continua a leggere...
NEL DISEGNO DELLA FANTASIA
Qualcosa sbatte fuori dalla casa, forse mosso dal vento freddo e antipatico di questa serata. Una presenza inquietante, un esterno che reclama qualcosa per sé, forse solo attenzione, oppure il semplice comprendere la natura delle cose... continua a leggere...
LA MERENDA
Patrick Zola fermò l’auto nell’unico posto rimasto del parcheggio a lisca di pesce sotto la scuola elementare del quartiere. Col motore spento rimase ad osservare i luccichii del sole di marzo sulle foglie bagnate e ancora piccole delle siepi che circondavano l’edificio, rallegrandosi del fatto che l’inverno si trovasse oramai alle sue spalle... continua a leggere...
IL VETRO OPACO
Ci sono vetri molto trasparenti, cristallini, che sembra di poterci passare attraverso con la mano. Ed altri che invece sono opachi, smerigliati, che dall’altra parte non si vede. C’era una porta a vetri quando andavo all’asilo, che divideva l’androne di ingresso dal corridoio delle aule. Aveva un infisso bianco, e i vetri sfaccettati sbattevano quando la porta veniva chiusa... continua a leggere...
IL TRENO ARCOBALENO
C'è un treno colorato che viaggia quando nessuno lo vede, tra le valli e per le colline, non va molto forte ma non si ferma mai, perché se si fermasse qualcuno potrebbe scorgerlo ed insospettirsi. “Che ci fa un treno tutto colorato sul binario nove?” direbbe la signora Merletti, mentre aspetta il regionale per Colleburrasca, un paesino rinomato per i suoi acquazzoni estivi... continua a leggere...
LE POESIE DI...
CINGOLI
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COME ERI BELLA (a mia madre)
E LE 101 PAROLE DI...
IL 91
L'AEREO
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Leggi anche: Letture con i calzini spaiati
martedì 19 aprile 2011
LA FESTA FANTASY D'OLANDA
ELF FANTASY FAIR 2011 |
Appuntamento imperdibile per i fan europei del fantasy, la kermesse che si tiene puntualmente all'inizio della primavera nel meraviglioso parco del castello De Haar, nel centro dell'Olanda. Migliaia di sostenitori del genere si ritrovano per partecipare alla grande mascherata e alle molte iniziative proposte dall'evento; dibattiti letterari, workshops, arte a tema e naturalmente musica. La qualità dello scenario e dei costumi dei partepanti all'Elf Fantasy Fair di Haarzuilens, fa si che questa festa diventi anche un'occasione particolate per gli amanti della fotografia. Clikkando l'immagine qui sopra potete visitare la mia personale gallery sull'evento della scorsa domenica.
Vedi anche: Elf Fantasy Fair 2010, 2009 e 2008
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sabato 16 aprile 2011
UN ULTIMO SALUTO AD ARRIGONI DA UN MODESTO SOSTENITORE
Ho volutamente fatto passare un po' di tempo prima di scrivere queste due righe. In realtà ancora adesso non so perché le scrivo... forse perché ne sento il bisogno, e quando si sente il bisogno di fare certe cose, non si sbaglia mai.
Ho iniziato a seguire il blog di Arrigoni un annetto fa, ma solo ultimamente mi sono interessato da vicino al suo impegno in Palestina. Da circa un mese ricevevo regolarmente gli aggiornamenti della sua pagina su Facebook, un flusso inesauribile di notizie scomode dalla striscia di Gaza, un diario fatto sempre di parole tristi ma pacate, che riuscivano a trasmettere la rabbia per le ingiustizie perpetrate ma mai l'odio. Era questa la cosa che mi ha impressionato fin dall'inizio di questo ragazzo che non ho mai conosciuto ma che, seguendolo, mi è sembrato quasi di conoscerlo.
Ho iniziato a seguire il blog di Arrigoni un annetto fa, ma solo ultimamente mi sono interessato da vicino al suo impegno in Palestina. Da circa un mese ricevevo regolarmente gli aggiornamenti della sua pagina su Facebook, un flusso inesauribile di notizie scomode dalla striscia di Gaza, un diario fatto sempre di parole tristi ma pacate, che riuscivano a trasmettere la rabbia per le ingiustizie perpetrate ma mai l'odio. Era questa la cosa che mi ha impressionato fin dall'inizio di questo ragazzo che non ho mai conosciuto ma che, seguendolo, mi è sembrato quasi di conoscerlo.
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Vittorio Arrigoni
TIME SLIP
Secondo scienziati del calibro di Albert Einstein, il tempo non è stabile come la maggior parte di noi pensa. Come esseri umani ci siamo adeguati al tempo durante la nostra evoluzione, escogitando dei trucchi per permettere alla nostra mente cosciente di relazionarci con esso, ma in realtà è un concetto abbastanza scivoloso. I Time Slips (Slittamenti Temporali) si verificano quando un tempo corrente (adesso) si intreccia con un tempo precedente (allora) e viene vissuto da una persona appartenente al tempo più recente. Tuttavia, l'evento passa di solito inosservato alla gente del tempo precedente. Ma dove sono le prove di questi fenomeni?
Beh… ce ne sono abbondanti, se si sa dove guardare. In effetti sono eventi abbastanza comuni. Quando si verifica uno slittamento temporale persone di entrambe le realtà sono in grado di sperimentare la realtà alternativa.
Beh… ce ne sono abbondanti, se si sa dove guardare. In effetti sono eventi abbastanza comuni. Quando si verifica uno slittamento temporale persone di entrambe le realtà sono in grado di sperimentare la realtà alternativa.
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venerdì 15 aprile 2011
VIK ARRIGONI
di Paolo Barnard
L’ho conosciuto e l’ho abbracciato, dopo aver visto i suoi filmati di Gaza una sera a Ferrara. In quelle immagini, lui e altri ragazzi dell’International Solidarity Movement ponevano i loro corpi come scudo a protezione di contadini palestinesi alla fame che tentavano di raccogliere cicoria, mentre i militari israeliani sparavano ad altezza d’uomo su quei poveracci per impedirgli persino di sfamarsi. In quelle immagini Vik Arrigoni era un eroe, e questo io so di lui.
A CHE GIOCO GIOCHIAMO
di Mondart
Ecco un metodo semplice e pratico per capire e dominare le dinamiche interattive della comunicazione verbale
E per una volta non parliamo di immagini e simboli, non di linguaggi preverbali e immaginario collettivo, ma proprio di comunicazione verbale: della cara, vecchia, tattile, concreta, ineludibile parola.
Ma anche qui le cose sono assai più complesse di quanto possa apparire a prima vista, anche qui le cose hanno molteplici sfumature e livelli di lettura, ed anche la comunicazione verbale non assomiglia affatto ad un indiscutibile monolite assiomatico di chiara ed univoca lettura, quanto piuttosto ad un labirinto di possibili interazioni ed interpretazioni che possono sia aprire la strada alla vastità del linguaggio poetico, come nascondere tranelli comunicativi anche nella più banale delle affermazioni.
Questo sostanzialmente per due motivi, da cercare uno all' "interno" dello strumento stesso, e l' altro all' "esterno", ossia nell' interazione intercorrente tra i due interlocutori.
1 - interno ) Una parola ha sempre una "densità" di significati che oltrepassa il semplice significante. ( concetto studiato e descritto sostanzialmente dalla semantica di De Saussure e dalla psicanalisi Freudiana )
2 - esterno ) Anche essendo in 2 soli interlocutori, esistono ben 9 possibili modalità di interazione dialettica tra di essi, di cui solo tre saranno comunicativamente efficaci, mentre le altre 6 tenderanno a stabilire dei "giochi erronei". ( concetto esposto nell' Analisi Transazionale di Eric Berne, nella foto ).
Ecco un metodo semplice e pratico per capire e dominare le dinamiche interattive della comunicazione verbale
E per una volta non parliamo di immagini e simboli, non di linguaggi preverbali e immaginario collettivo, ma proprio di comunicazione verbale: della cara, vecchia, tattile, concreta, ineludibile parola.
Ma anche qui le cose sono assai più complesse di quanto possa apparire a prima vista, anche qui le cose hanno molteplici sfumature e livelli di lettura, ed anche la comunicazione verbale non assomiglia affatto ad un indiscutibile monolite assiomatico di chiara ed univoca lettura, quanto piuttosto ad un labirinto di possibili interazioni ed interpretazioni che possono sia aprire la strada alla vastità del linguaggio poetico, come nascondere tranelli comunicativi anche nella più banale delle affermazioni.
Questo sostanzialmente per due motivi, da cercare uno all' "interno" dello strumento stesso, e l' altro all' "esterno", ossia nell' interazione intercorrente tra i due interlocutori.
1 - interno ) Una parola ha sempre una "densità" di significati che oltrepassa il semplice significante. ( concetto studiato e descritto sostanzialmente dalla semantica di De Saussure e dalla psicanalisi Freudiana )
2 - esterno ) Anche essendo in 2 soli interlocutori, esistono ben 9 possibili modalità di interazione dialettica tra di essi, di cui solo tre saranno comunicativamente efficaci, mentre le altre 6 tenderanno a stabilire dei "giochi erronei". ( concetto esposto nell' Analisi Transazionale di Eric Berne, nella foto ).
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mercoledì 13 aprile 2011
LE ORME - La Via della Seta
Delle vecchie Orme è rimasto solo il nome, dato che con la dipartita di Tagliapietra un paio di anni fa, solo il batterista Michi Dei Rossi è rimasto di quel meraviglioso trio che cavalcò gli anni settanta con uno dei sound progressivi più originali del panorama, un sound che spiccava più che altro per l'hammond di Pagliuca e la voce di di Aldo Tagliapietra. Ma se si affronta questo album appena uscito senza la pretesa di ritrovare la magia di quello storico gruppo, non sarà difficile perdersi nelle sue nobili sezioni melodiche, grazie soprattutto ai virtuosismi di Michele Bon (davvero un ottimo tastierista). La Via della Seta è un concept di tutto rispetto, che credo piacerà a tutti gli amanti del progressive italiano come il sottoscritto.
lunedì 11 aprile 2011
UNA SERIE TV SU CHTULHU? THE WARD!
É uscito in rete qualche giorno fa il pilot di una commedia televisiva che gira intorno ai miti di Chtulhu. La trama è divertente, la regia ottima, l'acting amatoriale ma più che sufficiente. In questo primo episodio la giovane Connie viene reclutata dal Signor Charles Dexter Ward nella sua lugubre casa ottocentesca adibita recentemente a biblioteca. Ward sta cercando di mettere su un culto per l'adorazione dei Grandi Antichi, ma non sembra avere molto successo, al contrario del suo vicino Harry Piedmont che ha un esclusivo culto di celebrità.
Consigliato a tutti i nerd amanti del grande Lovecraft...
PARTE 2
PARTE 3
Consigliato a tutti i nerd amanti del grande Lovecraft...
PARTE 2
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